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Genealogia di Carlo V

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La conquista spagnola delle Americhe






Grazie alla sapiente politica matrimoniale del nonno Massimiliano I d’Asburgo, Carlo V diverrà il sovrano più potente della prima metà del '500, governando un impero sul quale lui disse "non tramontava mai il sole". Ispirandosi al Sacro Romano Impero di Carlo Magno, si proponeva come guida morale e politica per gli stati cristiani d’Europa, contrapponendosi all’espansionismo ottomano nel Mediterraneo ed nei Balcani. L’espansione della Riforma protestante incrinò però dall’interno il suo progetto di unità cristiana a cui si aggiunse la rivalità con Francesco I che lo costrinse ad una guerra continua con la Francia.

Il 5 gennaio 1515, a Bruxelles, Carlo fu dichiarato maggiorenne e fu proclamato nuovo Duca di Borgogna. Gli fu, quindi, affiancato un consiglio ristretto di cui facevano parte Guillaume de Croy, Adriano di Utrecht e il Gran Cancelliere Jean de Sauvage. Carlo fu affiancato, come consigliere, anche da Erasmo da Rotterdam, il quale, in una lettera inviata a Tommaso Moro, si dimostrava alquanto perplesso circa le effettive capacità intellettuali del principe.
Egli, infatti, non fu mai molto amante degli studi, preferendo le arti cavalleresche e la caccia. Pur essendo Re di Spagna, la sua lingua era il francese e imparò lo spagnolo solo in maniera superficiale.

Nell'anno 1516, con la morte del nonno materno Re Ferdinando d'Aragona, Carlo, a soli sedici anni, ereditò anche il trono d'Aragona, concentrando nelle sue mani tutta la Spagna, per cui poté fregiarsi del titolo di Re di Spagna a tutti gli effetti, assumendo il nome di Carlo I. Occorre precisare, però, che la vera erede al trono di Castiglia rimaneva pur sempre sua madre Giovanna, la quale, a causa della sua riconosciuta infermità mentale, dovette cedere i suoi poteri effettivi al figlio Carlo, anche se dal punto di vista dinastico fu Regina fino alla sua morte, avvenuta nell'anno 1555.

Una volta ereditato il trono di Spagna, Carlo aveva necessità di essere riconosciuto Re dai propri sudditi, in quanto, pur avendo come ascendenti i sovrani castigliano-aragonesi, era pur sempre un Asburgo. A tal fine convocò le Cortes di Castiglia sul finire del 1517 nella città di Valladolid. Dopo varie trattative, all'inizio dell'anno successivo prestò giuramento e fu riconosciuto Re. Analogamente si comportò con le Cortes d'Aragona e di Catalogna, convocate a fine 1518 a Saragozza e Barcellona. Anche qui, nel 1519, dopo varie trattative, il sovrano prestò giuramento e fu riconosciuto Re. Dopo di che dovette recarsi in Austria per raccogliere anche l'eredità asburgica.

Nell'anno 1519, infatti, con la morte del nonno paterno Massimiliano I, Carlo, che era già Re di Spagna da tre anni, a soli diciannove anni ascese anche al trono d'Austria, entrando in possesso, a pieno titolo, anche dell'eredità borgognona della nonna paterna. Nello stesso anno, precisamente il 28 giugno 1519 nella città di Francoforte, sostenuto dai banchieri tedeschi Fugger, fu eletto Imperatore del S.R.I., prevalendo sull'altro candidato alla corona imperiale che era Francesco I, Re di Francia. I principi elettori preferirono eleggere Carlo V a scapito di Francesco I perché trovarono vantaggioso per le loro aspirazioni autonomistiche il fatto che Carlo, essendo re di Spagna, viveva e operava lontano dalla sede imperiale. Carlo fu incoronato Imperatore dall'Arcivescovo di Colonia il 23 ottobre 1520 nella cattedrale di Aquisgrana.

Borgogna e Fiandre
Nel 1506 eredita dal padre Filippo il Bello i territori dello stato borgognone, acquisiti dalla famiglia in virtù del matrimonio tra Massimiliano I d’Asburgo e Maria, figlia del duca di Borgogna Carlo il Temerario.

Regno di Napoli e di Sicilia e Corona d'aragona
Nel 1516, alla morte del nonno materno Ferdinando di Aragona, eredita i Regni di Napoli e di Sicilia insieme con la corona d’Aragona.

Regno di Castiglia
Nel 1516, sempre alla morte del nonno materno, eredita la Castiglia e gli immensi domini coloniali d'oltremare, che Ferdinando aveva legato alla corona d’Aragona sposando Isabella di Castiglia.

Sacro Romano Impero
Alla morte del nonno paterno Massimiliano I d’Asburgo, nel 1519, acquisisce i possedimenti asburgici nell'Europa centrale (Austria, Ungheria e Boemia). Diventa così il principale candidato alla successione imperiale, e infatti nello stesso anno ottiene la carica dai principi elettori germanici superando la concorrenza del suo acerrimo rivale, Francesco I di Francia.

Massimiliano I di Asburgo (1459-1519)
Figlio dell’imperatore Federico III, con la sua politica matrimoniale,pose le basi della potenza degli Asburgo: sposò in prime nozze Maria di Borgogna, entrando in possesso delle Fiandre, poi nel 1494 Bianca Sforza, avversando le mire dei francesi sullo stato di Milano. Predispose inoltre le nozze del figlio Filippo con Giovanna la Pazza, e stipulò contratti matrimoniali con Ladislao Jallone, re di Boemia e d’Ungheria, assicurando al nipote Ferdinando la successione a queste due corone.

Maria di Borgogna (1457-1482)
Unica figlia del duca di Borgogna Carlo il Temerario, succedette al padre nel 1477, per far fronte all’insurrezione dei Paesi Bassi, che chiedevano un ritorno alle autonomie comunali, e alle mire espansionistiche della vicina Francia chiese aiuto all’arciduca Massimiliano d’Asburgo, che sposò il 29 agosto dello stesso anno, ma morì per un incidente di caccia dopo solo cinque anni, lasciando due figli, Filippo il Bello e Margherita d’Austria.

Filippo I il Bello (1478-1506)
Figlio dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo e di Maria di Borgogna, ebbe in eredità dalla madre nel 1482 i Paesi Bassi. Nel 1496 sposò Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia, e in virtù di questo matrimonio e degli squilibri mentali della moglie divenne principe ereditario della Castiglia. Alla morte di Isabella Ferdinando e Filippo si contesero il regno e nel 1506 raggiunsero un accordo: a Ferdinando andò l'Aragona e per evitare una guerra, rinunciò alla Castiglia in favore di Filippo, il cui regno non durò che pochi mesi: egli morì infatti il 25 settembre dello stesso anno.

Ferdinando il Cattolico di Aragona (1452-1516)
Figlio di Giovanni II d’Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enrìquez, sposò nel 1469 Isabella di Castiglia, che appoggiò nella lotta per la successione alla corona del fratello Enrico IV. Ebbe così inizio il regno congiunto dei due sovrani, che nei fatti perseguivano una politica "spagnola", nonostante governassero due stati separati sul piano costituzionale. Cardine di questa politica fu l'unità religiosa spagnola che venne perseguita con la caduta del regno arabo di Granada, fu completata l’opera di reconquista, coronando il principio di unità religiosa perseguito dai due sovrani

Giovanna la Pazza (1479-1555)
Secondogenita dei re cattolici Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, sposò nel 1486 l’erede di Massimiliano d’Asburgo e Maria di Borgogna, Filippo il Bello, da cui ebbe i futuri imperatori Carlo V e Ferdinando ( imperatore dopo Carlo dal 1555 al 1564). A causa dei continui tradimenti del marito Giovanna fin dal 1503 cominciò a trascendere in violente scenate di gelosia e in veri e propri episodi di squilibrio, tanto che quando assunse il titolo di regina di Castiglia, alla morte della madre, la sovranità effettiva venne esercitata dal marito Filippo e, dopo il 1506, dal padre Ferdinando. La morte del consorte dette infatti il colpo di grazia alla salute mentale di Giovanna, che fu segregata in un palazzo di Tordesillas, dove visse per quasi cinquanta anni.

Isabella I di Castiglia (1451-1504)
Figlia di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo, sposò nel 1469 Ferdinando d’Aragona, allora re di Sicilia ed erede della corona aragonese. Durante il suo regno la Castiglia si caratterizzò per una politica espansionistica culminata nel 1492, nella conquista dell’ultimo stato arabo della penisola iberica, il regno di Granada, mentre nello stesso anno prendevano il via le spedizioni di Cristoforo Colombo verso le Americhe.