Animale mitologico composto da corpo di uomo e testa di toro. Nato dal connubio del toro bianco di Poseidone con Pasifae, moglie di Minosse. Per assicurarsi il dominio di Creta, Minosse chiese a Poseidone l'invio di un toro da sacrificare in suo onore, ma quando lo ebbe, colpito dalla sua bellezza, lo sostituì con uno meno bello. Poseidone, indignato, indusse Pasifae ad innamorarsi del toro bianco e a giacere con lui.
Il frutto della nefanda unione fu un essere mostruoso. A causa della sua ferocia il Minotauro venne rinchiuso nel labirinto dell'isola di Creta, un terrificante intrico di corridoi e sotterranei, grotte e cupole. Lì il Minotauro veniva nutrito con vittime umane. Gli furono offerti anche sette giovanetti e sette fanciulle inviati dagli ateniesi come tributo espiatorio. Il mostro venne infine ucciso da Teseo con l'aiuto di Arianna, figlia di Minosse, e di un filo di lana.
Questo mito offre due possibili visioni sul mondo miceneo. Innanzi tutto il tributo dei bambini ateniesi è stato interpretato come una trasposizione nel mito, di un periodo in cui, la civiltà micenea era talmente potente da riuscire a dominare, o per lo meno a controllare una città come Atene; oppure il semolice predominio, forse commerciale dei micenei sui greci. Del resto anche in altre culture ci sono esempi di questo tipo. La tradizione della Roma monarchica riporta 3 dei 7 famosi re con il nome etrusco, che sta a significare il dominio di quella civiltà sulla città.
L'altro aspetto interessante è il labirinto. Probabilmente è il ricordo del grande palazzo di Cnosso, molto grande e "labirintico" per un visitatore, con molte stanze.
Il frutto della nefanda unione fu un essere mostruoso. A causa della sua ferocia il Minotauro venne rinchiuso nel labirinto dell'isola di Creta, un terrificante intrico di corridoi e sotterranei, grotte e cupole. Lì il Minotauro veniva nutrito con vittime umane. Gli furono offerti anche sette giovanetti e sette fanciulle inviati dagli ateniesi come tributo espiatorio. Il mostro venne infine ucciso da Teseo con l'aiuto di Arianna, figlia di Minosse, e di un filo di lana.
Questo mito offre due possibili visioni sul mondo miceneo. Innanzi tutto il tributo dei bambini ateniesi è stato interpretato come una trasposizione nel mito, di un periodo in cui, la civiltà micenea era talmente potente da riuscire a dominare, o per lo meno a controllare una città come Atene; oppure il semolice predominio, forse commerciale dei micenei sui greci. Del resto anche in altre culture ci sono esempi di questo tipo. La tradizione della Roma monarchica riporta 3 dei 7 famosi re con il nome etrusco, che sta a significare il dominio di quella civiltà sulla città.
L'altro aspetto interessante è il labirinto. Probabilmente è il ricordo del grande palazzo di Cnosso, molto grande e "labirintico" per un visitatore, con molte stanze.