La guerra franco prussiana del 1870-71, che decretò la fine dell'Impero di Napoleone III e l'inizio della terza repubblica francese, aveva reso la Germania uno stato forte in Europa, ma aveva anche lasciato screzi per l'annoso problema dei possedimenti di Alsazia e Lorena (regioni di confine tra Francia e Germania, in questo momento in possesso di quest'ultima).
Il successivo imperatore di Germania, Guglielmo II, salito al potere nel 1888, in poco tempo rese inutile tutto il lavoro del dimissionario cancelliere Bismarck, favorendo l'avvicinamento della Francia con Inghilterra e Russia.
Oltre ai problemi continentali, si profilavano anche problemi extra-continentali, a causa della corsa alla colonizzazione e l'interferenza di un paese con l'altro nei territori oltremare. Movimenti fatti dalla Germania sempre in chiave anti Inghilterra e Francia.
Un ingrediente chiave dell'emergente polveriera diplomatica fu la crescita delle forti aspirazioni nazionalistiche degli stati balcanici: ognuno dei quali guardava a Germania, Austria-Ungheria o Russia per ottenere supporto. La nascita di circoli anti-austriaci in Serbia contribuì a un'ulteriore crisi riguardante l'annessione unilaterale della Bosnia ed Erzegovina da parte dell'Austria oltre alla pressione tedesca per forzare un umiliante declino da parte della Russia, indebolita dai disordini rivoluzionari originati dalla sconfitta contro il Giappone.
L'allarme per l'inaspettatamente rapido recupero della Russia alimentò i sentimenti dei circoli di governo tedeschi a favore di una guerra preventiva che spezzasse il presunto accerchiamento da parte dell'Intesa, prima che il riarmo russo potesse far pendere la bilancia strategica contro la Germania e l'Austria-Ungheria. Per il 1913 sia la Francia sia la Germania stavano pianificando di estendere il servizio militare mentre la Gran Bretagna era entrata in una convenzione navale e in colloqui militari con la Francia negli anni precedenti.
Queste erano le premesse per una delle più spaventose guerre combattute sul suolo europeo. L'Europa era una polveriera in ebollizione, sempre pronta a scoppiare. A poco servì la spensieratezza degli anni della Belle Époque. Il casus belli in un modo o nell'altro si sarebbe trovato o nel continente o all'estero.
Il successivo imperatore di Germania, Guglielmo II, salito al potere nel 1888, in poco tempo rese inutile tutto il lavoro del dimissionario cancelliere Bismarck, favorendo l'avvicinamento della Francia con Inghilterra e Russia.
Oltre ai problemi continentali, si profilavano anche problemi extra-continentali, a causa della corsa alla colonizzazione e l'interferenza di un paese con l'altro nei territori oltremare. Movimenti fatti dalla Germania sempre in chiave anti Inghilterra e Francia.
Un ingrediente chiave dell'emergente polveriera diplomatica fu la crescita delle forti aspirazioni nazionalistiche degli stati balcanici: ognuno dei quali guardava a Germania, Austria-Ungheria o Russia per ottenere supporto. La nascita di circoli anti-austriaci in Serbia contribuì a un'ulteriore crisi riguardante l'annessione unilaterale della Bosnia ed Erzegovina da parte dell'Austria oltre alla pressione tedesca per forzare un umiliante declino da parte della Russia, indebolita dai disordini rivoluzionari originati dalla sconfitta contro il Giappone.
L'allarme per l'inaspettatamente rapido recupero della Russia alimentò i sentimenti dei circoli di governo tedeschi a favore di una guerra preventiva che spezzasse il presunto accerchiamento da parte dell'Intesa, prima che il riarmo russo potesse far pendere la bilancia strategica contro la Germania e l'Austria-Ungheria. Per il 1913 sia la Francia sia la Germania stavano pianificando di estendere il servizio militare mentre la Gran Bretagna era entrata in una convenzione navale e in colloqui militari con la Francia negli anni precedenti.
Queste erano le premesse per una delle più spaventose guerre combattute sul suolo europeo. L'Europa era una polveriera in ebollizione, sempre pronta a scoppiare. A poco servì la spensieratezza degli anni della Belle Époque. Il casus belli in un modo o nell'altro si sarebbe trovato o nel continente o all'estero.