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Guerra Fredda


Con questo nome viene chiamato il periodo che convenzionalmente va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla caduta del muro di Berlino, nel 1989.
Durante questo periodo il mondo si divise, o venne diviso, in zone di influenza tra U.S.A. e U.R.S.S., in contrapposizione l'uno contro l'altro. Questa contrapposizione si ebbe in vari campi come quello militare, tecnologico, spaziale oltre che a quello ideologico.

Fu un periodo in cui il mondo visse in costante tensione. La corsa agli armamenti intrapresa tra le due maggiori potenze rischiava di far crollare il pianeta in una terza guerra mondiale, di portata catastrofica, date le nuove armi che si stavano approntando, prima fra tutte la bomba atomica, già sperimentata dagli U.S.A.
Furono proprio le armi nucleari a dare il via a questa pazza corsa di tensione. Da entrambe le parti veniva l'auspicio che la loro semplice esistenza fosse un deterrente sufficiente a impedire la guerra vera e propria. In effetti non era da escludere che la guerra nucleare globale potesse scaturire da conflitti su piccola scala, e ognuno di questi aumentava le preoccupazioni che ciò potesse verificarsi. Questa tensione influì significativamente non solo sulle relazioni internazionali, ma anche sulla vita delle persone in tutto il mondo.

Il conflitto si poggiava essenzialmente su differenti ideologie economiche, filosofiche, sociali e culturali. Vi furono aggressive guerre di propaganda tra i blocchi USA e URSS: l'Est criticava l'Ovest in quanto promotore del capitalismo borghese e dell'imperialismo, che marginalizzano i lavoratori, mentre l'Ovest criticava l'Est definendolo "impero del male" , incarnazione di un totalitarismo antidemocratico sotto forma di dittatura comunista.

Nonostante questa contrapposizione esisteva un terzo fronte, che prese le mosse da Tito presidente della Repubblica Socialista Federale della Jugoslavia, quello dei Non Allineati. Queste nazioni evitarono di schierarsi dall'una o dall'altra parte per diversi motivi, oltre al pericolo della guerra (lo stesso Tito voleva liberarsi dalla morsa della totale obbedienza a Stalin, ma non si sarebbemai schierato con gli U.S.A.). Alcuni membri più importanti furono l'India, l'Egitto, il Brasile e, per un certo periodo, la Cina. Nonostante questo molti dei paesi aderenti rimasero comunque influenzati da uno dei due blocchi.

Per fortuna il conflitto catastrofico latente e sempre imminente, non arrivò e solo poche volte le due super nazioni si contrapposero militarmente. Quelle più evidenti furono la Guerra del Vietnam (1964-1975), la Guerra di Corea (1950-1953) che determinò la fase più acuta della tensione,ma anche l'invasione sovietica dell'Afghanistan o i conflitti in Africa e centro America. Molto più spesso invece i conflitti venivano portati avanti dalle rispettive nazioni alleate, con le due super-potenze ad osservarne l'esito. Particolare questione riguardò la città di Berlino, divisa anch'essa in due zone di controllo, ma completamente all'interno della zona sovietica.

Un particolare atteggiamento favorì anche questa tensione latente. Il cosiddetto Maccartismo negli Stati Uniti, una serie di inchieste politico-giudiziarie svoltesi fra gli anni '40 e '50, tese a colpire qualunque possibile influenza comunista negli apparati dello stato, e persino nei comportamenti di singoli individui. Tali inchieste, condotte spesso anche in palese contrasto con i principi costituzionali e giuridici statunitensi, colpirono numerosi soggetti, in molti casi soltanto sulla base di un semplice sospetto.

Fra di essi vi furono anche famosi personaggi della cultura e dello spettacolo, tanto che la paura di incappare nelle maglie delle inchieste anticomuniste finì per condizionare anche le scelte artistiche di scrittori, registi e produttori cinematografici che, salvo eccezioni, dovettero sempre tenersi, in quegli anni, su una linea "politicamente corretta". Il maccartismo fu figlio del clima di tensione e paura creatosi a partire dai tardi anni quaranta, ma certamente, con i suoi processi accusatori e la sua caccia spesso immotivata al traditore, finì per essere al tempo stesso moltiplicatore di tale clima di paura, grazie anche alla risonanza che tali vicende avevano presso i media.

Ad oggi si può vedere come concluso il periodo che tanto aveva terrorizzato il mondo per un cinquentennio, anche se le contrapposizioni tra quelle che erano le due super potenze riaffiorano di tanto in tanto e soprattutto il fatto che anche altri paesi, oltre a Stati Uniti e Russia si siano dotati di armi nucleari, specialmente nelle cosiddette zone calde, come ad esempio quella tra Pakistan e India, o la Corea. Nel 2006-2007 i rapporti tra U.S.A. e Russia si sono di nuovo incirinati, con le discussioni sullo scudo spaziale (sistemi d'arma basati al suolo e nello spazio per proteggere da attacchi di missili balistici con testate nucleari) e il trattato Nato contro la proliferazione di armi convenzionali in Europa. In quel caso, l'allora Presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato l'intenzione di porre una moratoria fino a che tutti i paesi non lo abbiano ratificato e abbiano iniziato ad implementarlo, adducendo come pretesto il progetto USA di installazione di postazioni radar in Polonia e Repubblica Ceca. La Russia ha poi annunciato il ritiro unilaterale dal Trattato sulla riduzione delle armi convenzionali in Europa e verso l'agosto 2007, per la prima volta dallo scioglimento dell'Unione Sovietica, ha ripristinato su Europa, Pacifico e Atlantico voli strategici permanenti di aerei militari a lungo raggio.