Animale mitologico composto da corpo di leone e testa e ali di aquila.
Nasce nelle leggende orientali dalla creatura mistica assira K'rub.
In oriente credevano che fosse il dominatore delle due sfere vitali: la Terra (per il corpo di leone) e l' Aria (per le ali di aquila).
In Grecia invece era abbinato alla vigilanza costante. Nella mitologia era la cavalcatura del Dio del Sole Apollo e sorvegliava l'oro degli Iperborei nell'estremo Nord.
Più tardi cambiò molto di significato, infatti ai tempi di Alessandro Magno arrivò a simboleggiare la Superbia.
Nel Cristianesimo rappresenta in un primo tempo Satana poi, grazie a Dante, il grifone ritorna dalla parte "positiva", infatti il poeta lo descrive come essere dalla doppia natura divina ed umana come Gesù Cristo e questo perché il grifone domina sia la Terra che l'Aria.
Infine, rafforzando la sua immagine benigna, il grifone viene disegnato come nemico dei serpenti e dei basilischi, incarnazioni di demoni infernali.
Raramente un grifone è dipinto senza ali: nel Quattrocento e anche più tardi in araldica questa creatura veniva considerata un grifone maschio, a differenza delle femmine dotate di ali. In araldica un grifone ha sempre le zampe anteriori da aquila. La creatura con le zampe anteriori leonine è distinta come Opinicus. In araldica simboleggia custodia e vigilanza. Inoltre poiché riunisce l'animale dominante sulla terra con quello dominante in cielo, il grifone simboleggia anche la perfezione e la potenza.