Forse la creatura simbolo della mitologia, il drago è presente in gran parte delle culture.
Nella mitologia cinese è composto da varie parti di animali. Il corpo di serpente, la criniera e gli artigli di leone, il muso di coccodrillo e le corna di cervo.
In Oriente è considerato una creatura positiva e di grande saggezza, per questo il trono dell'imperatore viene chiamato Trono del Drago. Alla morte dell'imperatore, questo volava in cielo sotto forma di drago e quando toccava le nuvole con le zampe provocava la pioggia.
Il culto del drago era molto importante in oriente, i draghi imperiali accompagnavano gli imperatori defunti fino ad un palazzo al di sopra delle nuvole, invisibile ai mortali.
Nella mitologia occidentale era presente già in Grecia in vari miti tra cui quello dell'albero delle mele d'oro, custodito da un drago, appunto.
Il suo nome deriverebbe dal termine greco dérkomai ossia "guardare, fissare lo sguardo" a indicare la credenza che queste creature avessero una vista acuta. Per questo posti a guardia di tesori nascosti come quello della favola di Fedro "la volpe e il drago".
Con l'avvento della cristianità anche il drago non sparisce, ma viene assorbito e il suo significato modificato. Esso rappresenta il diavolo e deriva da un drago presente nell'Antico Testamento. La leggenda cristiana più nota è ovviamente quella di S. Giorgio che lo uccide o lo addomestica, ma anche altri santi hanno avuto a che fare con queste creature.
Il drago riscuote però il suo massimo successo nella mitologia nordica e scandinava. Il più famoso è forse Fafnir che ruba e custodisce il tesoro dei Nibelunghi, ucciso da Sigfrido. Ma il drago che maggiormente rappresenterà l'icona del drago nell'immaginario popolare e fantasy è quello del poema anglosassone Beowulf, un serpente alato che sputa fuoco e custodisce un tesoro.
Nella tradizione nordica il drago è capace di parlare e berne il sangue (almeno nella saga dei Nibelunghi) permette di comprendere il linguaggio degli uccelli.
Attualmente il drago è diventato un'icona del mondo letterario, grazie alla fioritura del genere fantasy per merito dell'opera di J. R. R. Tolkien (soprattutto Lo Hobbit e Il Silmarillion).
In araldica il drego simboleggia vigilanza, custodia e fedeltà. Il drago fu utilizzato come emblema dai ghibellini, per contro i guelfi utilizzavano un aquila rossa.